Vous êtes ici : Accueil > Programme

"Anni di piombo" e narrazioni del quotidiano

Giuseppe Panella

Résumé

Individuare nella narrativa italiana e, in particolare, in quei
romanzi che sono poi diventati significativi riguardo all’argomento,
anche per la loro trasformazione in opere cinematografiche (esemplare
per tutti può essere considerato "Caro Michele" di Natalia Ginsburg
che, pubblicato nel 1973, dventa un film diretto da Mario Monicelli
nel 1976), evidenziando in essi i rapporti tra vita quotidiana,
immaginario collettivo e vicende legate al terrorismo, appare
un’impresa oltremodo interessante. In questo caso, è particolarmente
significativa la capacità di cogliere tali aspetti attraverso la
narrazione e la messinscena teatrale presente in "Corpo di stato"di
Marco Baliani (Milano Rizzoli, 2003) che, pur partendo da un canovaccio
drammatico, si fa poi l’analisi descrittiva di vicende anche private
di quegli anni. Piuttosto che cercare la risposta nell’ideologia, è
forse opportuno, in sede critica, provare a leggere, nel nodo
indissolubile che si crea tra immaginario e scrittura (che è la
pratica letteraria), il senso di quegli anni visto non tanto dalla
parte degli attori diretti quanto dalla rappresentazione degli
spettatori, di chi visse quella stagione, cioè, senza esservi
coinvolto direttamente, ma osservandola con gli occhi della
quotidianità e risultandone certo colpito, ma non da protagonista.